La primavera è il simbolo della rinascita e del risveglio della natura, ma non si limita solo all’esplosione di fiori e colori, porta infatti con sé anche l’arrivo della processionaria.

Questo insetto è meritevole purtroppo di una particolare attenzione, in quanto arreca numerosi danni alle coltivazioni e agli alberi.

Vediamo ora in dettaglio le caratteristiche di questo animale.

Caratteristiche distintive della processionaria in primavera

Prima di tutto è necessario sapere come si riconosce una processionaria, per non scambiarla con altri insetti e creare quindi inutilmente un allarme.

Le larve sono solitamente di colore giallo brillante e marrone, ed il loro corpo è ricoperto da peli urticanti che ne fanno il loro tratto distintivo. Durante la stagione primaverile, si muovono in gruppo creando lunghe processioni (da qui il loro nome “processionarie”) mettendosi praticamente in una vera e propria fila indiana. Questo atteggiamento lo usano quando si spostano dal suolo verso nuovi alberi e viceversa. Depongono le uova sulla corteccia, le quali sono rotondeggianti e piuttosto piccole, circa un millimetro, e possono quindi passare inosservate.

Le dimensioni delle processionarie dipendono dal loro ciclo di vita: durante la fase larvale, raggiungono dai 2 ai 5 centimetri di lunghezza e quando si muovono, possono creare file lunghe anche diversi metri. La fase larvale può durare da diverse settimane a qualche mese, questo dipende dalle condizioni ambientali e dalla specie di processionaria. Quando passano alla fase di pupe e successivamente a quella di adulte, cambiano caratteristiche, ma non destano più preoccupazione, in quanto i danni li creano solo in fase larvale.

Habitat comuni della processionaria

Questo insetto si adatta a diversi habitat, ma principalmente possiamo trovarlo nelle regioni con un clima mite e temperato.

Di solito predilige alberi come pini, abeti e cedri, ma può tranquillamente anche adattarsi ad altri alberi. Conoscere questo aspetto, è fondamentale per prevenire e per avere un occhio di riguardo particolare su queste specie di alberi.

Fattori come la temperatura, l’umidità e l’altitudine influenzano la proliferazione di questa specie, aggiungendo quindi un livello di complessità al controllo e alla riduzione del danno che crea.

Rischi e danni associati alla processionaria

Uno dei rischi associati alla processionaria, è proprio la presenza di peli urticanti, pericolosi per l’uomo e potenzialmente fatali per gli animali.

Sono microscopici e possono provocare nell’uomo prurito, irritazione e rossore sulla pelle, ma possono anche finire negli occhi e nelle vie respiratorie causando reazioni più importanti.

I peli urticanti sono composti da una sostanza chiamata thaumetopeina, che provoca appunto reazioni allergiche. È bene ricordate che non occorre toccare direttamente la processionaria per avere la reazione, in quanto questa sostanza viene anche rilasciata nell’aria, infatti i loro peli, essendo microscopici e leggeri, possono fluttuare nell’aria ed entrare così più facilmente a contatto con gli organismi viventi.

Se inalati possono provocare irritazione alla gola e all’apparato respiratorio. Nei casi più estremi, potrebbe essere necessario anche un intervento medico tempestivo. Così come nel caso di animali come ad esempio cani e gatti: se vi è il sospetto che siano entrati in contatto con la processionaria, è bene avvisare subito il veterinario.

Danni agli alberi e alle coltivazioni

Per quanto riguarda gli alberi e le piante, questi pericolosi insetti provocano la defogliazione, quindi la caduta delle foglie dai rami. È uno degli effetti più evidenti che sta ad indicare verosimilmente la presenza della processionaria.

La costante defogliazione da parte delle processionarie può indebolire gli alberi, rendendoli più vulnerabili a malattie, parassiti e meno resistenti agli eventi atmosferici. Nelle situazioni più gravi, quando l’infestazione è importante, l’albero può morire senza possibilità di recupero.

Inoltre hanno anche un notevole impatto sulla sopravvivenza di altre specie che si nutrono di foglie o che comunque vivono e si riproducono sugli alberi.

C’è poi da considerare che se un albero produce frutti, ne viene ovviamente compromesso anche il raccolto. Tendenzialmente non sono insetti che infestano direttamente le coltivazioni e gli orti, ma se un albero nelle vicinanze viene infestato e attira a sé altri parassiti, questi ultimi possono andare invece a danneggiarle direttamente.

Come eliminare le processionarie

Qualora doveste notare la presenza di processionarie, è necessario contattare immediatamente le autorità locali e avvisare della presenza dell’insetto. È bene in questo caso evitare il “fai da te” ma aspettare piuttosto l’arrivo di professionisti del settore.

L’esperto che arriverà in vostro aiuto, sarà ben protetto dai peli urticanti indossando abbigliamento adeguato, guanti spessi ed occhiali protettivi.

In base allo stato dell’infestazione, potrà decidere di eliminare manualmente le larve ed i bozzoli, oppure potrà eseguire una potatura selettiva dei rami.

È possibile ricorrere a prodotti chimici, ma che devono essere scelti sempre da un professionista, in quanto è necessario che siano efficaci sulle processionarie ma rispettosi della biodiversità e dell’ambiente circostante.

Spesso vengono applicate barriere protettive intorno al tronco dell’albero per impedire alle larve di dirigersi verso il suolo e completare così il loro ciclo di vita.

È bene tenere sempre controllati e monitorati gli alberi per notare subito la presenza delle processionarie ed intervenire così in tempo.

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